venerdì 12 settembre 2014

Orata al forno con pendolini


E così è passata anche l'estate, che poi estate sulla carta perché "temperaturicamente" parlando possiamo tranquillamente parlare di "primavera protratta per svariati mesi senza mai diventare estate". 
Fatto sta che credo siano passati quasi 4 mesi senza che scrivessi nel blog, un po' per la scarsa, o meglio priva di particolare fantasia, attività culinaria un po' perché fortunatamente ho avuto da fare con il lavoro. Ci sarà pur un motivo se c'è chi è passato dall'essere una cooking blogger per diletto ad essere una blogger per professione! Ecco, io continuo ad esserlo a tempo (molto) perso quindi si prende quel che passa il convento ;-)

Voglio ricominciare bene, con una ricetta che è diventata con il tempo il mio cavallo di battaglia quando si parla di cucinare il pesce, perché da brava donna padana so cucinare la polenta in molteplici e gustosi modi ma per quanto riguarda il pesce, non avendo una tradizione culinaria "pesciaiola" famigliare alle spalle, ho dovuto imparare sperimentando sul campo a discapito delle papille gustative mie e del coinquilino. Qualcosa viene bene, qualcosa un po' meno però col tempo qualcosa l'ho imparato.

lunedì 26 maggio 2014

La savoiarda


Quest'anno sono particolarmente impaziente di dare il via alla stagione balneare, sarà che abbiamo praticamente saltato la primavera, infatti è solo da una settimana che in casa abbiamo raggiunto la ragguardevole temperatura di 24°, prima abbiamo dovuto accontentarci di 21° miserissimi gradi!

E' pero dalla fine di aprile che tentiamo di andare al mare per fare un minimo di tintarella per togliere il pallore mortale che mi porto dietro da tutto l'inverno, con risultati alterni: mezze giornate buone e mezze giornate talmente ventose da gelarti i cm di pelle esposti. Ma io sono già proiettata verso la bella stagione quindi il criceto nel mio cervello sta girando furiosamente sulla sua ruota per trovare delle ricette gustose per la nostra "schiscéta" da mare.

Per sabato ho tirato fuori dal cilindro una ricetta che la mamma ha riscoperto da poco, ovvero la savoiarda. Quando era più piccola, e soprattutto abitavo ancora in terra lombarda, la mamma comprava di tanto in tanto questo antipastino dal salumiere; per un po' di tempo ne abbiamo perso le tracce finché la mamma non ha rispolverato la ricetta che vi ripropongo. 

Curiosando nel web ho scoperto diverse versioni di questo piatto, questa è la MIA versione, come me la ricordo io e come l'ho sempre mangiata. 

Savoiarda (niente dosi solo gli ingredienti, andate ad occhio e bilanciate anche secondo il gusto)
  • fetta spessa di prosciutto cotto
  • würstel grandi
  • peperoni sott'aceto
  • cetriolini sott'aceto
Inutile specificare che per la buona riuscita del piatto è necessario comprare ingredienti buonissimi perché il procedimento è veramente supersemplicissimo: tagliate il prosciutto cotto a quadri, affettate i würstel e i cetriolini. 
Mescolate gli ingredienti tagliati, i peperoni (che in genere si trovano già a filetti) con un filo di olio. 
Fatto. Semplice no?


Forse peperoni e cetrioli a pranzo sotto il sole non sono proprio l'ideale, ma quanto sono buoni!


martedì 29 aprile 2014

Fajitas e tortilla chips a modo mio



Già nel titolo metto le mani avanti (ho forse la cosa di paglia?!) infatti la ricetta di oggi è una rivisitazione personale di un piatto diffusissimo, che possiamo trovare quasi in ogni grande città e non solo in Italia. Girovagando in rete alla ricerca dei termini esatti della cucina messicana ho trovato addirittura il sito dedicato interamente ad essa, se leggono per sbaglio questo post mi fanno causa!

Ma il mio scopo è più che nobile, suggerirvi un piatto molto conviviale, di facile esecuzione, gustoso, adatto ad una cena con amici: tovagliette di carta paglia, tante ciotoline con i diversi ingredienti da assemblare e birra gelata a fiumi.

mercoledì 26 marzo 2014

Veggie Roll


A volte rimango molto stupita da quello che possiamo fare ormai con gli smartphone e di come siano diventati parte integrante delle nostre vite senza che ce ne siamo accorti. Se penso che fino a 5 anni fa giravo ancora con il mio Nokia regalo della maturità...Tutto questo preambolo per dire che le foto del post le ho fatto con il melafonino anziché con la fotocamera perché l'idea alla base del post è stata un'improvvisata: ieri ero casualmente a casa per pranzo, così ho deciso di preparare al coinquilino questi golosissimi veggie roll che, pur essendo a base di verdure, lo fanno impazzire. Sono venuti talmente belli che non ho potuto non pensare subito al blog e il metodo più rapido per scattare era lo smarthphone. Fin qui niente di strano, se non fosse che riaprendo le foto con Photoshop mi sono resa conto di quanto la qualità sia buona, nonostante la situazione luci non ottimale.

Ma parliamo di queste delizie: ho preso spunto da una ricetta di GialloZafferano ma l'ho modificata secondo i gusti miei e del coinquilino, infatti era prevista la salsa tzatziki (a lui non piacciono i cetrioli) e l'uso della piadina senza strutto, eliminati e sostituiti entrambi da Philadelphia e fajitas, più "morbide" e facili da arrotolare.
I veggie roll sono ottimi per un pranzo leggerissimo o per un aperitivo con amici.

venerdì 28 febbraio 2014

Chiacchiere di carnevale



Il carnevale è il periodo di bagordi che precede la quaresima e si sa che viene fritto qualsiasi tipo di goloseria, quindi perché tirarsi indietro? Ieri ho recuperato la ricetta della mamma, che ha trovato in un bellissimo libro di cucina lombarda tradizionale, e mi sono quindi lanciata nelle realizzazione di una bacinella gigante di chiacchiere; considerando che il coinquilino non le mangia, che fine pensate faranno tutte quelle chiacchiere?! I miei fianchi ringraziano già! 
Del resto le chiacchiere mi ricordano tanto la merenda di quando ero piccola, la nonna me ne comprava in quantità industriale da quando comparivano dai prestinai fino alla quaresima, i miei fianchi capiranno che non è solo una questione di gola ma anche affettiva!
La realizzazione non è difficile, ci vuole solo un po' di forza nelle braccia per impastare, pazienza per friggere e tanta gola! E mi raccomando non lasciate la pasta troppo alta, sono stata ripresa in diretta dalla mamma dopo aver postato una foto sulla pagina Facebook del "Work in progress" per aver fatto le chiacchiere troppo spesse!

Chiacchiere di carnevale (quantità per una famiglia numerosa)
  • 500 gr di farina 00
  • 50 gr di zucchero
  • 30 gr di burro
  • 3 uova grandi (o 4 piccole)
  • 1 bicchierino di grappa o marsala
  • scorza di un limone
  • zucchero a velo q.b.
  • strutto per friggere (io ovviamente olio)

Sulla spianatoia disponete la farina a fontana e aggiungete uova, zucchero, scorza del limone, burro ammorbidito e liquore; iniziate ad impastare finché non otterrete un impasto liscio ed omogeneo, simile alla pasta all'uovo. Lasciate riposare almeno 1 ora, quindi riprendete l'impasto e formate una sfoglia spessa circa 2 mm, io utilizzo la tanto comoda Nonna Papera ma se siete pratici potete usare il matterello. Con una rotella dentata tagliate delle striscette, fate un'asola al centro del rettangolo e ripiegate un angolo all'interno dell'asola.


Fate scaldare una buona quantità di olio (le chiacchiere devono galleggiare) e, quando la punta dello stuzzicadenti che avrete immerso farà le bollicine, iniziate a friggere rigirando i dolci un paio di volte finché non saranno ben dorati. Fate attenzione perché quando l'olio sarà molto caldo si coloreranno molto in fretta, rischiando di bruciarsi all'esterno e non cuocersi a dovere.


Sgocciolate le chiacchiere su della carta assorbente e spolverizzate con abbondante zucchero a velo.


giovedì 6 febbraio 2014

Pagnotta integrale




E' ormai qualche anno che faccio il pane in casa perché costa sicuramente meno ed è molto più buono. Fin'ora mi sono limitata ai panini, qualche settimana fa ho deciso di avventurarmi con delle pagnotte non meglio definite. Ho sempre desistito perché nelle ricette che ho trovato qua e là si parlava spesso di lunghe ore di lievitazione, io me la sono cavata con un paio in tutto.
Il procedimento è simile a quello che uso per i panini, questa volta però userò la farina integrale e ci vorrà un poco più di tempo per la lievitazione. Se dovesse leggere il post un panettiere vero, fatto e finito, probabilmente gli prenderebbe un coccolone perché ammetto che il mio procedimento per fare il pane è casalingo, frutto di sperimentazione e dei consigli della mamma, però è un metodo efficiente e a mio avviso da' buoni frutti. 

Pagnotta integrale
  • 600 gr di farina 0
  • 400 gr di farina integrale
  • 700 ml circa di acqua tiepida
  • 20 gr di sale fino
  • 40 gr di lievito di birra 
Mischiate in una ciotola capiente le due farine; sciogliete il lievito in un bicchiere di acqua tiepida e intridetelo con la farina. Aggiungete quindi il resto dell'acqua un poco alla volta e iniziate ad impastare: dovrete ottenere un impasto molto appiccicoso e morbido, la quantità di acqua potrà variare a seconda del meteo (umido < acqua; secco > acqua). Trasferite la massa appiccicosa sulla spianatoia cosparsa di farina e continuate ad impastare per almeno 10 minuti immagazzinando più aria possibile per agevolare la lievitazione. Stendete sul ripiano il sale fino ed incorporatelo all'impasto continuando a lavorarlo. Tutto questo procedimento risulta un po' disgustoso a causa della pasta che si appiccica continuamente ma è indispensabile tenerla molto morbida per ottenere un pane soffice. 
Quando il sale sarà ben amalgamato lasciate l'impasto a lievitare in una ciotola coperto con un panno o della pellicola per un'ora in un posto riparato dagli spifferi (io uso il forno spento). 
Passata l'ora formate due pagnotte allungate che adagerete sulla leccarda ricoperta di carta da forno unta con un goccio di olio, lasciatele distanti tra loro perché dovranno lievitare ancora per un'ora; incidete la superficie con qualche taglio e mettete in forno preriscaldato 180° ventilato per almeno 30/40 minuti o comunque finché la crosta non sarà dorata. Adagiate sul fondo del forno una pirofila con dell'acqua, il vostro pane risulterà ancora più morbido!


Ovviamente se non volete utilizzare la farina integrale potete utilizzare 1 kg di farina 0.


Ai panettieri l'ardua sentenza!

martedì 14 gennaio 2014

Biscotti giganti con marmellata o nutella


Sabato mattina giro straordinario (nel vero senso della parola: "un evento fuori dall'ordinario") con il marito al centro commerciale gigantesco che c'è a Rimini, avevo un affare in sospeso con la mela che telefona da risolvere, quindi ne abbiamo approfittato per entrare e uscire dai negozi, ovviamente senza comprare niente! 
Gira di qui, entra di là, passiamo involontariamente davanti a bar e fast food e le voglie ti assalgono: morale della favola pranzo da Mcdonald (il fegato ringrazia) e nuovo dolcino da sperimentare. Infatti siamo passati davanti ad un bar dove c'erano esposti questi biscotti giganti e la mia dolce metà butta là un "potresti provare a farli anche tu!" corredato da occhioni da cucciolone. 
Come non accontentarlo! Anche perché in fin dei conti non mi ha chiesto niente di complicato.


Biscotti giganti (8/9 biscotti circa)
  • 400 gr di farina 00
  • 100 gr di burro
  • 100 gr di zucchero
  • mezza bustina di lievito
  • 2 uova
  • scorza di 1 limone
  • marmellata o nutella per la farcitura
Disponete sulla spianatoia (o in una ciotola) la farina alla quale avrete mischiato il lievito a fontana, ponete al centro le due uova, lo zucchero, la scorza del limone e tutto intorno il burro morbido tagliato a pezzetti. Iniziate ad amalgamare il tutto partendo dalle uova al centro. Se usate una ciotola ridurrete il rischio che l 'uovo vi si sparga per tutto il piano. Impastate fino ad ottenere una palla omogenea, non sarà facile ma voi insistete, la frolla richiede perseveranza. 

Lasciate riposare l'impasto nel frigorifero per mezz'ora, dopo di che stendete la pasta fino ad ottenere un disco dello spessore di circa 3 mm; ricavate con una tazza o un bicchiere (dimensione a piacere) 8 cerchi e create con una tazzina il buco della parte superiore del biscotto. Impastate nuovamente, stendete e ricavate altri 8 cerchi che serviranno per la base del biscotto. Ponete i dischi su una teglia ricoperta di carta da forno e cuocete i biscotti a 160° forno ventilato (180° statico) già caldo per circa 10 minuti. Mi raccomando controllate la cottura con attenzione, i biscotti si bruciano in un attimo, quando saranno dorati potrete tirarli fuori dal forno.
Aspettate che i biscotti giganti si raffreddino, poi farcite i dischi senza il buco con marmellata o nutella  e coprite con la parte superiore "bucata".


  
Il coinquilino dice che sono più buoni con la marmellata, però non è che quelli con la nutella siano durati a lungo! 

sabato 4 gennaio 2014

Vellutata di piselli con crema di stracchino


Chi scrive post i primi giorni dell'anno, li scrive tutto l'anno...o almeno spero, visto che uno dei buoni propositi per il 2014 è riprendere a scrivere regolarmente sul blog e ritrovare la passione per la cucina, ormai persa da mesi non si sa bene dove. 

Siccome la riabilitazione va fatta a piccoli passi, vi propongo un vero e proprio "salvacena", termine usato e sentito allo sfinimento, ma noi brave donnine di casa sappiamo bene di quanto ce ne sia bisogno quando il tempo, e a volte la fantasia, scarseggiano. 
Ho usato ingredienti "da dispensa", ovvero quelli che non mancano quasi mai nella credenza o nel frigorifero.

E comunque niente e nessuno vieta di usare questa ricetta in occasione di una cena con amici o parenti perché in quanto a gusto e presentazione non ha niente da invidiare ai piatti più elaborati.